giovedì 14 luglio 2016

Ipocrisia di Stato

Sento volteggiare un elicottero, il circo mediatico dell'ipocrisia sta per incominciare al Policlinico di Bari dove i vertici dello Stato, incontreranno i parenti delle vittime.

Come sempre stringeranno mani, pronunceranno parole di conforto, copriranno le loro facce di bronzo con quella maschera odiosa che troppe volte ho già visto nella mia vita.

Diversi gli attori per la rappresentazione dello stesso dramma, "Il dolore di Stato".

Punteranno il dito contro il Cielo, prometteranno giustizia e assicureranno indagini approfondite, certi che tempo una settimana il cuore televisivo della nostra nazione avrà già dimenticato e tutto tornerà come prima.

I pendolari riprenderanno ad utilizzare treni pericolosi; chi per il proprio lavoro non ha un treno da prendere continuerà a rischiare la propria vita su strade altrettanto insicure.
Chi cerca un lavoro continuerà a barattare il proprio voto con una speranza, oppure emigrerà in paesi lontani lasciando il suo cuore qui a soffrire.

I politici continueranno i loro affari con chi dall'inefficienza dello Stato ci campa. Continueranno a prometterci magari il raddoppio dei binari, sistemi di sicurezza, posti di lavoro.

La vera causa di questa tragedia e la stessa delle mille morti irragionevoli nel nostro Paese, il mancato cambiamento.

Quei poveri viaggiatori li abbiamo uccisi un po' tutti preferendo al cambiamento, la continuità del mal governo.

E mentre il Presidente stringerà quelle mani, io continuerò a chiedermi a chi toccherà la prossima volta?

Chi pagherà il prezzo del cambiamento che tarda ad arrivare?

L'ottimismo del cuore oggi cede al pessimismo della ragione!

Riposate in Pace "vittime dello Stato"