venerdì 26 ottobre 2018

I "NO" che non fanno crescere.

l no dell'Unione Europea alla manovra italiana si è trasformato nel volgere di poche ore, in un vero e proprio boomerang che ha colpito a morte non l'Unione Europea, ma la tecno-burocrazia che da troppi anni la governa. 

Ha dimostrato che non è più tollerabile che scelte economiche così rilevanti per milioni di cittadini europei, siano poste nelle mani e negli interessi, di persone prive di qualsivoglia legittimazione politica.

Senza volerlo il governo italiano, rivendicando il proprio diritto a governare, ha messo a nudo la tirannia finanziaria che ha impedito all'Europa di svilupparsi in questi anni, negando ai suoi cittadini un presente dignitoso e ipotecando per sempre il futuro dell'intero continente.

Il cammino verso un Europa dei popoli, quella voluta e sognata dai nostri padri al termine della seconda guerra mondiale, è ancora lungo, ma la consapevolezza cresciuta in questi giorni in oltre 500 milioni di cittadini europei, lascia ben sperare.

A nulla servirà la copertura mediatica offerta da editori e televisioni che sono parte integrante di quel oligarchia che governa attualmente la UE. Le loro bugie hanno il fiato corto di fronte all'evidenza dei fatti. Negare ad uno stato sovrano la possibilità di investire sul proprio futuro, pretendere di continuare in una politica di rigore che ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio il suo fallimento, è inaccettabile per chi ha nel cuore la democrazia e nella testa ancora un po' di cervello.

Una prevaricazione difficile da accettare tanto nei paesi membri dalle solide tradizioni democratiche quanto nelle "giovani" democrazie dei pesi dell'Est, sfuggite da poco all'oppressione sovietica, non certo per cadere nella braccia di un regime altrettanto disumano.

Cresce il consenso e la voglia di contare non solo in Italia ma nell'intera Europa e non è difficile comprendere che quella di Giugno 2019 sarà una battaglia importante per liberare l'europa.
Una battaglia a cui ogni democratico che si rispetta non dovrà sottrarsi.