mercoledì 9 novembre 2016

God bless America

God bless America!
Donald Trump ha vinto non perché fosse migliore della sua avversaria, ma perché anche negli Stati Uniti, come in Italia, i cittadini desiderano il cambiamento.
Forse Donald Trump non sarà in grado di realizzare il cambiamento che ha promesso al suo Paese, ma Illary Clinton certo rappresentava la continuità con il passato. Non le ha giovato il pesante endorsement di Barack Obama, una delle più grande delusioni d'oltreoceano.
Spero che la moderazione in politica estera non resti solo una delle tante promesse elettorali e porti con il nuovo Presidente un periodo di maggior pace e democrazia per tutti. Anche per il resto della popolazione mondiale che pur non partecipando alla vita politica americana, ne subisce le conseguenze.
God bless everyone!

domenica 14 agosto 2016

Se Roma teness u mar e foss sindache Decar?


Mentre il Sindaco Decaro si arrampica su settanta metri di scale per "vedere il futuro di Bari", noi baresi restiamo a terra a guardare il presente di una città che non ci piace. Una città piena di scarafaggi e rifiuti non raccolti.
Una città le cui periferie sono ridotte a discariche a cielo aperto nella quale si sversa amianto e Dio solo sa cos'altro, in cui si susseguono inarrestabili roghi tossici. 
Periferie prive di trasporti pubblici efficienti, che impediscono la "fuga" di chi è sprovvisto di mezzi propri.
Una città di mare attraversata però, quando piove, anche da fiumi e canali.
Una città in cui la raccolta differenziata non riesce a raggiungere il 35%, con una tassazione TARI ingiusta e ingiustificata. Ingiusta perchè non distingue tra chi differenzia e chi non lo fa, ingiustificata per il costo comunque elevato rispetto al servizio reso.
Una città sfortunata in cui l'unico fortunato è il Sindaco renziano.
Fortunato perchè se fosse a Roma, pentastellato come Virginia Raggi, sarebbe nell'occhio del ciclone. Anzi peggio, molto peggio, visto che il suo partito amministra Bari già da dodici anni.
In fondo, fatte le debite proporzioni, importanza politica a parte, i problemi sono molto simili tra le due città.
E allora mi chiedo e vi chiedo,
se Roma teness u mar e foss sindache Decar?

giovedì 14 luglio 2016

Ipocrisia di Stato

Sento volteggiare un elicottero, il circo mediatico dell'ipocrisia sta per incominciare al Policlinico di Bari dove i vertici dello Stato, incontreranno i parenti delle vittime.

Come sempre stringeranno mani, pronunceranno parole di conforto, copriranno le loro facce di bronzo con quella maschera odiosa che troppe volte ho già visto nella mia vita.

Diversi gli attori per la rappresentazione dello stesso dramma, "Il dolore di Stato".

Punteranno il dito contro il Cielo, prometteranno giustizia e assicureranno indagini approfondite, certi che tempo una settimana il cuore televisivo della nostra nazione avrà già dimenticato e tutto tornerà come prima.

I pendolari riprenderanno ad utilizzare treni pericolosi; chi per il proprio lavoro non ha un treno da prendere continuerà a rischiare la propria vita su strade altrettanto insicure.
Chi cerca un lavoro continuerà a barattare il proprio voto con una speranza, oppure emigrerà in paesi lontani lasciando il suo cuore qui a soffrire.

I politici continueranno i loro affari con chi dall'inefficienza dello Stato ci campa. Continueranno a prometterci magari il raddoppio dei binari, sistemi di sicurezza, posti di lavoro.

La vera causa di questa tragedia e la stessa delle mille morti irragionevoli nel nostro Paese, il mancato cambiamento.

Quei poveri viaggiatori li abbiamo uccisi un po' tutti preferendo al cambiamento, la continuità del mal governo.

E mentre il Presidente stringerà quelle mani, io continuerò a chiedermi a chi toccherà la prossima volta?

Chi pagherà il prezzo del cambiamento che tarda ad arrivare?

L'ottimismo del cuore oggi cede al pessimismo della ragione!

Riposate in Pace "vittime dello Stato"

venerdì 13 maggio 2016

Che fai ti dimetti?

Un politico che riceve un avviso di garanzia deve dimettersi?

Le cose non sono così semplici, i giornalisti lo sanno, ma spingono ugualmente il m5S ad una risposta secca, soltanto per metterlo in imbarazzo. 
Li compatisco, hanno davvero poco a cui attaccarsi e tanto bisogno di fare marchette.

Io invece preferisco condividere con chi ha tempo e voglia il mio ragionamento.

Premetto per chi non lo sapesse che l'avviso di garanzia altro non è che una "lettera" con la quale il magistrato avvisa il cittadino, che nei suoi confronti vi è in corso un indagine. Questa informazione è obbligatoria per legge e gli viene inviata solo per tutelarlo e garantirgli la possibilità di difendersi. 
E' bene ricordare anche che per il magistrato inquirente, questo è un adempimento obbligatorio.

In un "Paese normale" non dovrebbe essere necessario dimettersi da un incarico pubblico quando si riceve un avviso di garanzia, si potrebbe aspettare tranquillamente il rinvio a giudizio; momento in cui il Magistrato, valutato le prove a carico dell'indagato, decide di procedere contro di lui. 
Addirittura si potrebbe aspettare anche il provvedimento del GIP, ma non voglio complicare il mio ragionamento con dettagli opinabili.

La domanda che soltanto gli struzzi con la testa nella sabbia non si fanno è: Il nostro è un Paese normale? 
Ovviamente no!

Non è normale un paese in cui migliaia di persone, a vario titolo coinvolte nell'amministrazione del denaro pubblico, sono indagate e di esse soltanto poche decine finiscono in galera.

Non è normale un paese in cui la classe politica, la giustamente odiata casta, ha la sfacciataggine di cambiare la Legge per impedire la carcerazione in massa dei suoi membri.

Dal momento che la stessa classe politica che dovrebbe rimuovere le cause che impediscono la lotta alla corruzione è corrotta, non possiamo attendere certo da loro la soluzione. 

E allora così come accettiamo di sbattere in galera qualche islamico innocente per cautelarci dal rischio attentati, possiamo accettare il rischio di togliere un "innocente" da sopra la sua poltrona per salvare dal default incombente il nostro Paese?  

Io sono convinto che possiamo e dobbiamo farlo

Del resto si dice che siamo tutti necessari ma nessuno è indispensabile, soprattutto nell'ottica di un impegno politico finalizzato al bene della collettività più che a quello del politicante. 

Il Ministro indagato può essere sostituito da uno nuovo. Per consentirgli di difendersi, in Brasile, hanno sospeso addirittura il loro Presidente. 
Al parlamentare o al consigliere indagato si può far subentrare il primo dei non eletti, senza nemmeno cambiare le leggi. 

Che problema c'è a farlo?

Il problema esiste nei "partiti" dove le candidature vengono vendute, dove i candidati comprano i voti all'ingrosso e al dettaglio, dove gli investimenti nella campagna elettorale sono stratosferici. Senza parlare delle candidature concordate con la mafia, dove il politico rischierebbe forse la pelle.

Noi del MoVimento Cinque Stelle invece ce lo possiamo permettere!

Esiste però un eccezione quando l'avviso di garanzia viene recapitato ad un Sindaco perché in quel caso decade tutto il consiglio e bisogna ritornare alle urne. Certo lo si potrebbe evitare facilmente consentendo per Legge la sostituzione del Sindaco, magari con il Vice Sindaco o con il Consigliere più suffragato.

E nell'attesa che facciamo? 
Usiamo il buon senso! 

Lasciamo che sia la forza politica coinvolta a decidere e seguiamo attentamente le vicende, tanto saremo sempre noi elettori a dire nell'urna l'ultima parola.

giovedì 12 maggio 2016

Disperata voglia di democrazia

Qualche settimana fa Referendum contro le trivelle.
In questi giorni si stanno raccogliendo firme per sei referendum: quattro contro la fascistizzazione renziana della scuola, e due contro la "Legge Truffa" elettorale, denominata Italicum.
Oggi alcune formazioni politiche annunciano la raccolta firme per un referendum contro una Legge che ancora deve essere pubblicata in Gazzetta ufficiale.
Ai gazebo le persone in fila che chiedono di firmare.
Ma scusate che cos'è questa se non voglia di "democrazia diretta"?
Dov'è l'antipolitica dilagante?
Queste nuova volontà di partecipare è soltanto apparentemente in contrasto con la disaffezione alle urne. E' come se i cittadini dicessero: noi vogliamo contare e non essere presi più per il culo!
A Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio il merito di aver intuito questa novità nella politica italiana.
Al MoVimento Cinque Stelle il compito di dare una forma a questa forma di cittadinanza attiva.
A noi tutti la speranza di un Paese veramente democratico.

martedì 10 maggio 2016

La musica non cambia se non cambiano i suonatori!


Solidarietà ai Vigili Urbani e al loro comandante, agli Agenti di Polizia, ai Carabinieri, alla persona di Antonio Decaro e ai tanti baresi che ieri, loro malgrado, si sono trovati nel mezzo di una vera propria battaglia e a tanti che ne hanno patito le conseguenze.

Quella di ieri è la dimostrazione plastica di ciò che il MoVimento Cinque Stelle dice da sempre: i partiti non hanno la credibilità indispensabile a fare le cose giuste, quelle nell'interesse dei cittadini.

Parcheggiatori abusivi, commercianti ambulanti senza licenza, birrai da strada improvvisati, venditori di sgagliozze, popizze e quant'altro a Bari ci sono da sempre, da quando ho ricordi. Loro e le loro famiglie sono parte di quella "realtà!" magistralmente cantata dal bravissimo rapper barese Walino.

Un "mondo di mezzo" che fa da cerniera tra la gente "per bene", a volte forse anche un po' ipocrita e la malavita vera e propria.

Ricondurre nell'alveo della legalità quel mondo è "la sfida" inevitabile per far progredire economicamente e socialmente la nostra città. Ma quella sfida non la può vincere  chi continuamente specula sulla disperazione di quei poveri cristi.

Quegli abusivi c'erano l'anno scorso quando Emiliano necessitava anche del loro voto per arrivare alla sua poltrona. C'erano anche due anni fa quando era Decaro a correre per la poltrona.
Gli abusivi vendono da sempre le loro bevande sotto gli occhi del sindaco di turno e sotto quelli del comandante dei vigili in carica oltre che sotto quelli miracolosi del Santo Patrono.

E allora come può cambiare la musica se i suonatori sono sempre gli stessi?

Il Sindaco di Bari ha l'autorità e il dovere di chiedere il rispetto della legalità, ma è privo della credibilità politica per poterlo fare.

La città di Bari non può più attendere la legalità. Cittadini onesti, capaci e liberi da ogni forma di condizionamento clientelare devono prendere il posto dei partiti, assumere il governo e guidare il cambiamento della nostra città.

Anche per questo mi batto!






lunedì 8 febbraio 2016

Ipocrisia piddina e democrazia diretta ai tempi della Step Child Adoption


Gli iscritti del Movimento Cinque Stelle il 28 ottobre del 2014 hanno risposto a maggioranza "si" al seguente quesito:
"Sei favorevole all'introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso? "
Nulla era stato chiesto loro sull'adozione del figliastro (aka, step child adoption!).
Dov'è la mancanza di democrazia nel lasciare libertà di coscienza ai portavoce pentastellati in Parlamento?
La libertà di coscienza sconvolge così tanto i gerarchi del PD, da farli cadere in una pietosa contraddizione. Dopo aver snobbato per anni la democrazia diretta, oggi si ergono a giudici della sua applicazione e pretendono d'insegnarla al MoVimento che su quei principi si fonda. Ridicoli!
Ma non è solo becera propaganda quella del PD!
Sebbene la mancanza di democrazia sia la “trave” portante del PD e la ricerca della "pagliuzza" nel M5S l'unica strategia rimasta per denigrare il MoVimento, questa volta credo che sia la paura a spingere la nomenklatura piddina allo scoperto.
La deroga alla democrazia diretta, ossia la libertà di coscienza, viene letta dai piddini come una manovra di Beppe Grillo per far fallire il tentativo renziano di  riaccreditarsi alla sinistra della sua coalizione. Quella sinistra “benpensante”, profondamente delusa dalla fascistizzazione della scuola e dalla precarizzazione per legge dei lavoratori. Unici atti concreti di questo governo a parte la fallimentare politica economica. Manovra di Beppe Grillo che in molti pensano possa arrivare persino a determinare la caduta di questo governo e l'interruzione anticipata della legislatura.
Non so quanto queste paure siano fondate ma, ammesso e non concesso che lo siano, che c'è di male? Non è forse il bene del nostro paese interrompere una legislatura che si basa su di una maggioranza “illegittima”, ma così illegittima, che persino la Corte Costituzionale” ha dovuto certificarne l'incostituzionalità?
Un Parlamento che malgrado l'incostituzionale premio di maggioranza, non aveva una maggioranza numerica e che invece di modificare la legge elettorale, nominare un Presidente della Repubblica e sciogliersi, lasciando a Monti il disbrigo degli affari correnti in attesa delle elezioni, ha costituito due governi uno peggio dell'altro. L'inconcludenza di Letta prima e la destrutturazione renziana di quanto era sopravvissuto al ventennio berlusconiano.
Alla luce di tutto questo non biasimerò i portavoce che decideranno per il no. Io stesso non esiterei nemmeno un secondo a votare contro la step child adoption se vi fosse anche solo una possibilità su mille di terminare questa obbrobriosa legislatura.
Voglio ricordare a tutti, me per primo, che l'obiettivo principale del M5S, quello su cui nel 2013 il consenso era stato raccolto, è quello di mandare a casa TUTTI I PARTITI.

E allora se crisi di governo deve essere ben venga, torniamo a votare e in alto i cuori!


sabato 23 gennaio 2016

Ma di che cosa stiamo parlando?

Non riesco a parlare di "step child adoption" mentre vedo con i miei occhi gli effetti della riforma della scuola. Una riforma che sta alla scuola, come il colpo di grazia sta ad un condannato a morte. Mentre assisto alla debacle di uno stato che non è più in grado di finanziare la ricerca e l'innovazione nel nostro Paese. Come posso concentrarmi sull'adozione dei figli delle coppie omosessuali, mentre la nostra Costituzione viene stuprata nel Parlamento, da poltronisti eletti violandone i precetti? Il mio pensiero corre a quanti presero le armi per liberare il nostro Paese dalla tirannia e non esitarono a sacrificare la loro vita, per regalarci il futuro democratico che a loro era stato negato. Come posso concentrarmi su temi etici, mentre appare evidente anche ai ciechi, tutta la precarietà del sistema bancario italiano su cui basa ciò che resta della nostra disastrata economia? Penso agli effetti di di una crisi purtroppo ancora tutta da scoprire. Cosa rispondere a una intera generazione di trentacinquenni che non ha mai avuto un lavoro stabile e che ora, fuori per sempre dal mercato del lavoro, vive nel nostro Paese senza alcuna prospettiva? Che rassicurazione potrà venire loro da questa legge, indipendentemente dall'esito di un confronto tutto "politico"? Si sentiranno meglio le tante vittime della Legge Fornero, sapendo che il Parlamento dopo anni è riuscita a partorire una Legge che non muta in alcun modo il loro triste destino? Come dare torto ai tanti che dopo essere stati costretti ad emigrare per lavorare, avranno una ragione in più per giudicare incapace la politica italiana nel suo complesso?Penso anche alle loro sfortunate famiglie, derubate dei loro figli da uno stato incapace di dare risposte concrete a chi soffre davvero. Ho smesso di guardare la televisione proprio perché non sopportavo più che un nucleo ristretto di benpensanti nel nostro Paese decidesse per tutti, gli argomenti su cui discutere. Credo nei social network, nella loro forza di rompere uno schema che ci obbliga alla più bieca delle omologazioni mai vissuta al mondo. Spero che anche la rivoluzione dei social network, della democrazia digitale, non venga fagocitata da un sistema capace d'ingoiare, digerire e trasformare in "merda" ogni possibilità di cambiamento che la storia gli presenta. Per chi segue la corrente, buon divertimento, ma "not in my name"! :-)