giovedì 29 marzo 2018

Leggi truffa? No grazie!


A pochi mesi dalle elezioni siciliane, nel SILENZIO ASSOLUTO dei media, la maggioranza di centrodestra all'ARS (Assemblea Regionale Siciliana), si è sciolta come neve al sole.

Il Presidente Musomeci è costretto a chiedere soccorso al #M5S per far passare il DEFR (documento di economia e finanza regionale). Al di la della conclusione di questa pietosa vicenda, il fallimento dell'esperienza di centrodestra in Sicilia, è evidente e ci conferma a corollario, due cose semplici, semplici:
1) il #M5S non può essere più tenuto fuori dal governo delle istituzioni;
2) il sistema elettorale basato sulle coalizioni delle forze politiche si è dimostrato fallimentare.

Si deve tornare come chiede la Costituzione ad un sistema proporzionale ove se premio di maggioranza vi deve essere, piccolo o grande che sia, deve andare al partito più votato, in modo da favorire l'aggregazione delle forze politiche attorno ad un progetto, piuttosto che premiare vere e proprie associazioni temporanee finalizzate alla "predazione" di poltrone e risorse pubbliche.  

Cosa che i baresi malgovernati dalla Giunta Decaro sanno benissimo, come lo sanno tutti pugliesi da tre anni sotto il "non governo" Emiliano della loro Regione.

Vanno riviste tutte le leggi elettorali, non solo il Rosatellum, ma anche quelle che regolano le competizioni nei Comuni e nelle Regioni, eliminando dal loro lessico la parola coalizione, priva ormai del suo originale significato.


mercoledì 21 marzo 2018

Che noia gli Ex


Se alcuni attivisti non si fidano più dell'evoluzione politica del MoVimento, non c'è nulla di male.

Ci possono essere ragioni più o meno sensate, più o meno condivisibili, al limite anche scelte e prospettive personali comprensibili.

Quello che invece non condivido nella maniera più assoluta è restare nel MoVimento, nei gruppi Facebook, recriminare, insomma la rava e la fava come cantava Iannacci.

Leggo a volte ragionamenti strampalati e vere proprie invettive contro chi è reo solo di essere in sintonia con la linea del M5S, come se l'onestà intellettuale debba necessariamente tradursi nel contraddire ogni parola di Luigi Di Maio, ogni articolo del blog, ogni post di chi è "allineato".
Roba da matti!

E di vera e propria schizofrenia parliamo quando le critiche su temi "bandiera" da sempre del #M5S, come il reddito di cittadinanza, giungono da attivisti (o ex, a questo punto!) che meno di due mesi fa si candidavano per rappresentare il MoVimento nel Parlamento.

A chi non si sente più garantito o rappresentato dal MoVimento, consiglio di individuare percorsi politici differenti.

Perché non fondare un nuovo partito? 

Un altro movimento con al centro regole e valori più confacenti alle proprie convinzioni, con temi di maggior rilevanza più vicini alla propria visione politica.
Percorsi di cittadinanza, energie morali e capacità che nel #M5S avevano trovato la loro culla, non si disperderebbero o peggio non andrebbero ad ingrassare le file dei "partiti della casta". 

Coerenza, coerenza e ancora coerenza!

Quella stessa coerenza che a torto o a ragione, chiedete a chi di del progetto 5 Stelle si sente parte.

Anche il MoVimento ne trarrebbe vantaggio dall'arrivo nel panorama politico, dell'unica cosa che attualmente manca: la concorrenza di una forza politica eticamente adeguata.

Fondate un partito, mettete in piedi un’organizzazione, presentatevi alle elezioni!

Con questo augurio sincero, alla Piero Fassino, invito chi non crede più nel M5S. a vivere serenamente la propria partecipazione politica, concentrandosi sui veri problemi del territorio e mettendosi a cavallo delle proprie idee, piuttosto che a rimorchio di un carro a cui non si è più affezionati.

Buon proseguimento e a riveder...un Paese migliore!