lunedì 6 novembre 2017

Siamo cittadini, ma non abbiamo l'anello al naso!


I confronti in TV non hanno senso con uno sfidante quando si è più forti. Anche se li vinci non guadagni nulla!

Il MoVimento non deve elemosinare passaggi televisivi, deve essere trattato al pari degli altri, come accade nei paesi democratici.

Il PD oggi ha un terzo dei voti del MoVimento ed è diviso in almeno tre parti, di cui Renzi non ne controlla nemmeno una.
Al varco nel suo partito, non sono solo Michele Emiliano ed Andrea Orlando ad attenderlo, ma anche i pezzi da 90 che nelle primarie lo avevano sostenuto: Franceschini, Gentiloni, e persino la stessa Boschi (che aveva sfidato Di Maio ad analogo confronto!).

Invece Di Maio guida il MoVimento forte dell'investitura dei suoi iscritti ed oggi, anche di un ottimo risultato in Sicilia e ad Ostia.
Una forza politica, che ha già dimostrato nei fatti la propria coerenza e che ora si presenta con un programma elettorale valido agli italiani. Un leader che non ha quindi nulla da temere, checché ne dica Matteo Renzi nel tentativo estremo, ma comprensibile, di risollevarsi.
Credo che la scelta di Luigi Di Maio sia giusta e ragionata, accompagnata anche dalla naturale ritrosia di un "cittadino per bene" a mostrarsi, "quando non indispensabile", vicino ad un uomo come Matteo Renzi.

Un confronto televisivo che in quei cittadini che guardano la politica durante lo "zapping", confermerebbe l'idea che il M5S è oramai come gli altri partiti. Un idea ERRATA che il mainstream cerca di accreditare e che ha già dato i suoi frutti avvelenati, tenendo a casa alle elezioni siciliane oltre la metà degli elettori.

Ci andasse lui su quella "poltrona amica", e si godesse quella che potrebbe essere la sua "ultima volta", non certo la prima.

Bravo Luigi Di Maio hai fatto bene!

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