Il #Moviment5Stelle denuncia l'oscuramento illegittimo e pretestuoso, dei lavori delle commissioni consiliari al #ComuneDiBari. Leggi il post ufficiale
Chi ieri ha guardato la diretta Parlamentare avrà certamente notato come i politici nazionali cercano legittimamente di approfittare delle telecamere, per sfoggiare tutta la loro abilità oratoria.
Resta incomprensibile come nel Consiglio Comunale di Bari invece, i politicanti locali "in carriera" che tanto investono per la loro elezione, rinuncino all'occasione imperdibile, offerte dalla trasmissione in streaming, per farsi apprezzare con le loro performance. Ancor più strano che alcuni di loro addirittura, "brighino scorrettamente" per impedire ai cittadini di vederli all'opera.
Anche la "timidezza" degli esponenti d'opposizione lascia perplessi. Chissà cosa penserebbero i loro leader nazionali: Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi, se li vedessero così pavidi e rinunciatari?
Qualcosa però sfugge perché se di timidezza si trattasse, saremmo di fronte ad un epidemia, meno preoccupante del COVID19, ma sicuramente più estesa. Una introversione inconciliabile con il "mestiere della politica", tanto più per chi si appresta a correre alle elezioni regionali, veri e propri masochisti e recidivi.
Io per la mia esperienza di cittadino che di tanto in tanto partecipa personalmente come uditore ai lavori di commissione, credo che il rifiuto di apparire sia riconducibile piuttosto, alla volontà di celare un andazzo poco edificante, più volte tratteggiato in inchieste giornalistiche: "La Gabbia", "Non è l'arena", etc.
Insomma la chiave di lettura di questo incomprensibile blackout della politica barese sta nel desiderio condiviso trasversalmente, di incassare il "gettone di presenza" senza sbattersi troppo a studiare ed elaborare soluzioni per la città di Bari.
Un applauso ai Consiglieri #CinqueStelle che da sempre rifiutano e denunciano "andazzi strani" e coerentemente oggi si battono per la pubblicità dei lavori.
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