La rivoluzione della normalità
L'insostenibilità
del modello industriale, basato sul paradigma della crescita
continua, è evidente e si accompagna oggi ad una crisi
finanziaria
senza precedenti nel nostro Paese.
Questo modello ha colpito in particolare la Puglia, deturpandone le bellezze e danneggiando la sua tradizionale economia. Occorre quindi ripartire proprio dalle tradizioni e dal territorio per individuare un modello alternativo, capace di liberare la Puglia da mezzo secolo di ricatto occupazionale e di restituire ai pugliesi il benessere e la democrazia che meritano.
Questo modello ha colpito in particolare la Puglia, deturpandone le bellezze e danneggiando la sua tradizionale economia. Occorre quindi ripartire proprio dalle tradizioni e dal territorio per individuare un modello alternativo, capace di liberare la Puglia da mezzo secolo di ricatto occupazionale e di restituire ai pugliesi il benessere e la democrazia che meritano.
La
“rivoluzione della normalità” proposta dal M5S per il
cambiamento in Puglia, ha nella cultura il suo pilastro
principale.
La grande ricchezza culturale pugliese, materiale e
immateriale,
costituisce la fonte inesauribile a cui attingere per
rilanciare il
turismo in costante crescita nell'intera regione. Per fare
questo
occorre imporre alla macchina amministrativa regionale, rigore
morale, onestà e meritocrazia, indispensabili a perseguire
l'interesse dei cittadini.
I
pugliesi sono chiamati a trasformarsi da elettori, tirati per
la
giacchetta da partiti e uomini politici senza scrupoli, in
cittadini
attivi e protagonisti del proprio futuro. Al M5S e ai suoi
portavoce,
il compito di snellire la burocrazia, avviare automatismi di
“trasparenza” amministrativa e favorire processi virtuosi di
democrazia e di bilancio partecipato in grado di coinvolgere
strati
sempre più ampi della popolazione nella gestione della cosa
pubblica.
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