Mia figlia, che non ha ancora compiuto dieci anni, vedendo al telegiornale i "trogloditi" dell'ISIS distruggere, con pale e picconi, statue ed opere d'arte antiche è
scoppiata a piangere.
Certo l'ISIS ha dimostrato ben altra efferatezza, ma non nascondo che anche io ho trattenuto a stento le lacrime.
Noi come ci
comportiamo con i nostri tesori, con le nostre opere d'arte, con i
nostri reperti archeologici?
Siamo sicuri di
avere la coscienza a posto per poter condannare questo immenso
crimine?
Cosa facciamo noi
per tutelare i siti neolitici su cui le città baresi sono costruite?
La ruspe e il
cemento che hanno distrutto gli insediamenti neolitici a Palese, sono
più nobili delle pale e dei picconi dell' ISIS?
In questi mesi in
cui ho lavorato alla sintesi del programma del
MoVimento Cinque Stelle per la Regione Puglia, mi sono confrontato
con tanti esperti del settore ed ho compreso come la Puglia sia tanto ricca di beni storici, archeologici e culturali, quanto incapace di farli fruttare e purtroppo anche di tutelarli.
In questi anni cemento e speculazione si sono contrapposti alla cultura con ferocia e miopia non meno esecrabile di quella dimostrata dall'ISIS. Il tutto è avvenuto sotto la responsabilità di una classe politica che ha considerato la cultura, come "capitolo di spesa" a cui attingere fondi per il sostentamento delle proprie clientele elettorali. Con quei soldi è stato pagato anche il silenzio dei media e di molti intellettuali, mentre i cittadini, sotto il ricatto del lavoro, accettavano con rassegnazione.
Ma oggi è possibile invertire la direzione sbagliata intrapresa.
C'è una forza politica, il MoVimento Cinque Stelle, che ha dimostrato con la propria coerenza di essere capace, credibile e di voler perseguire realmente l'interesse dei cittadini. L'unica con una visione globale, con una "exit strategy", in grado di condurre il nostro Paese fuori dalla crisi, nella democrazia e nella trasparenza.
Noi pensiamo che in Puglia si debba promuovere il recupero e la valorizzazione economica e sociale degli asset culturali del nostro territorio. Occorre che attraverso, processi trasparenti e partecipati, i cittadini e le loro associazioni, individuino siti storici, archeologici e culturali in grado di generare valore aggiunto. Antiche necropoli, insediamenti ellenici, romanici, medievali, masserie fortificate, monumenti, pinacoteche, musei, eventi artistici, culturali e religiosi, itinerari gastronomici, sono occasioni di sviluppo da non perdere per il rilancio della Puglia.
Attraverso la costituzione di un fondo, aperto anche ai contributi dei privati, vogliamo finanziare progetti, finalizzati a portare alla luce, riqualificare, conservare i beni o promuoverli per generare valore economico e sociale. La ricaduta economica ed occupazionale sul territorio deve essere un criterio con cui valutare i progetti, per raggiungere il potenziamento
dell’offerta turistica, la sua diversificazione e soprattutto la sua
destagionalizzazione.
Integrare il patrimonio culturale nella vita economica del territorio, farlo conoscere ed apprezzare costituiscono indissolubilmente l'unico modo "sostenibile" per conservarlo.
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