sabato 20 giugno 2015

La copertura a fase alterna

La copertura a fase alterna

Ogni volta che si parla di reddito di cittadinanza ci si interroga sulle coperture. Giornalisti e politici avversari del M5S si ritengono in dovere di esprimere dubbi sulla sua sostenibilità. Va bene! E' giusto fornire all'opinione pubblica le informazioni sulla sostenibilità di una proposta politica.
Quello che non mi spiego invece è perché non si faccia altrettanto con le altre proposte di legge. Avete mai sentito qualcuno interrogarsi sulla sostenibilità economica dell'assistenza ai migranti? Parliamo di costi altissimi tra soccorso, trasferimento, detenzione, valutazione della richiesta d'asilo e rimpatrio (quando possibile!). Eppure le decisioni in merito alla politica sui migranti vengono prese senza informare gli elettori sui costi, né tanto meno sulle loro coperture. Perché questo diverso trattamento dei mass media su due prestazioni di assistenza umanitaria per certi versi molto simili? Perché il diritto dell'elettore di sapere le coperture dei costi cessa quando dal sostegno al reddito dei nostri concittadini, si passa agli aiuti ai migranti? La domanda è ovviamente retorica. Chi sarebbe disposto ad accollarsi una tassa per finanziare l'asilo agli extracomunitari? Forse nessuno, forse in pochi, certo non la maggioranza. Allora politicanti e giornalisti intervengono correggendo il vizio di un elettorato privo di memoria quanto attento al proprio portafoglio. Gli uni e gli altri, di comune accordo, nascondono il problema come se l'assistenza ai migranti fosse a costo zero. E chi solleva il problema? Populista, quando va bene!
Ovviamente questo schema si ripete nella politica italiana molto spesso. Chi ha mai sollevato il problema dei costi delle missioni all'estero prima di decidere l'invio dei nostri soldati? Per i costi della politica, dei rimborsi elettorali, degli stipendi, dei vitalizi, chi ha mai pensato a quantificarli e sottoporli agli elettori? Così come per i costi delle Camere e per quelli di Montecitorio. L'elenco sarebbe lunghissimo. Nel nostro Paese non informare gli elettori è la regola a cui fa eccezione solo il reddito di cittadinanza.
Il sistema partitico-mediatico determina autonomamente quali costi sottoporre al giudizio degli elettori e quali no. Insomma, la nostra è di fatto una democrazia limitata.
Io personalmente sarei per aiutare il più possibile quei poveri sventurati che giungono senz'altra speranza nel nostro Paese, ma il mio parere vale uno e vorrei che fossero i cittadini a decidere. Sempre!