venerdì 21 luglio 2017

Mafia o non Mafia?

Mafia o non mafia?

Nel nostro ordinamento ai giudici non è dato sfogliare la margherita per stabilire l'aggravante del vincolo mafioso.
Per chiarezza cito la norma: "L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche ...".

La Procura di Roma nel chiedere la condanna di mafia capitale avrà ipotizzato che il vincolo associativo tra gli imputati fosse da solo sufficiente ad intimorire gli interlocutori. I giudici, probabilmente, non hanno considerato provata, o non sufficientemente provata, la forza intimidatrice di quel vincolo. Quando sarà depositata la motivazione della sentenza, ne capiremo la logica.

Intanto qualcosa mi sento di dirla:
1) Conoscendo i partiti e la loro naturale propensione a lasciarsi corrompere, credo effettivamente "non indispensabile", l'uso dell'intimidazione. Diciamo la verità a Roma (e non solo!) amministratori, politici e dirigenti, fanno a gara per intascare mazzette e tangenti. Non so se ciò è accaduto realmente, ma mi limito ad osservare che sarebbe stupido per un criminale (tutto si può dire di Carminati tranne che sia uno stupido!) commettere l'aggravante inutile del vincolo mafioso per intimorire chi davanti a lui faceva la coda per intascare, in contanti le tangenti.
2) La facile corruttibilità degli uomini "politici", dal più umile dei Sindaci sino ai presidenti del Consiglio, ha fatto si che la mafia cambiasse strategia, almeno nel business degli appalti pubblici, rinunciando alla storica capacità intimidatoria in favore della corruzione, quando non dell'infiltrazione politica.
3) Occorrerebbe che venisse ridefinita la norma che stabilisce il "vincolo mafioso", almeno per i reati tipici della corruzione politico/amministrativa, per consentire ai giudici un interpretazione più estensiva dell'aggravante mafiosa, coerente con l'avvenuto cambio di strategia. Questo soprattutto per evitare interpretazione analoghe dell'attuale norma, ad altre latitudini. Si deve tener presente che la Mafia non è più un fenomeno circoscritto ad alcune regioni del Sud Italia,  ma una realtà che interessa l'intero Paese ed aree sempre piu vase della UE. A questo proposito l'Italia ha la "responsabilità morale" di farsi promotore in Europa di normative più stringenti in materia di mafia.
4) Ma chi dovrebbe fare tutto questo? I partiti, mi scappa da ridere! Gli stessi partiti che durante questa legislatura hanno annacquato  il voto di scambio politico/mafioso, ora che si torna alle urne, dovrebbero mettersi contro le organizzazioni criminali, le uniche rimaste a garantirgli voti sicuri? Fantascienza!

Il #m5s è l'unica forza politica onesta, trasparente, non scalabile e non avvicinabile dalla mafia (lo dicono i mafiosi intercettati!), l'unica che dal governo del Paese, potrebbe rilanciare la lotta alla mafia 2.0, quella che minaccia il mondo civile in questo millennio.

Fatevi un nodo, alla matita elettorale.