domenica 19 gennaio 2020

Hammamet non è provincia di Sant'Elena

Hammamet non è Sant'Elena e Craxi non è Napoleone, spiace ribadirlo nella ricorrenza dei vent'anni della sua morte; rispetto il dolore dei famigliari, ma "se le sono cercate" (Cit. G. Andreotti) le critiche di questi giorni.

La corruzione, come la prostituzione, è sempre esistita, non è certo un invenzione di Craxi, ma è anche vero che a lui va indubbiamente il merito, di averla ingegnerizzata e messa a sistema nella vita politica italiana. 

Chi come me ha vissuto quegli anni, quando Craxi ed i suoi uomini imperversavano nelle istituzioni, sa di cosa parlo.

A tutti era chiaro a chi bisognava rivolgersi per vincere concorsi, prendere appalti, chi era in grado di "sistemare" ogni pratica, ogni pendenza. Banche, assicurazioni, comuni, regioni, ministeri i loro uomini erano ovunque e si mettevano a disposizione di tutti, con tariffe chiare, sconti ed omaggi in campagna elettorale.

Quando nel 91, prima dello scandalo di mani pulite,  nei cinema esce "Il Portaborse", tutti capiscono di quale partito si parla nel film, chi è "Cesare Botero" interpretato da Nanni Moretti. Cinque anni prima quando Beppe Grillo fece la famosa battuta sui socialisti cinesi, quella che gli costò una comoda carriera in RAI, tutti risero, tutti la capirono, perché l'appetito famelico di quel partito era noto a tutti.

La morte cancella le colpe ma non la storia ed in un momento come questo in cui l'architrave corruttiva messa in piedi dai craxiani è ancora lì che minaccia la nostra democrazia e lo sviluppo del nostro Paese, sarebbe davvero un errore chiudere il tutto a tarallucci e vino. 

sabato 4 gennaio 2020

Ma stiamo scherzando?

Prendersela con il #M5S per le defezioni di alcuni suoi parlamentari è come rimproverare il derubato di non aver nascosto adeguatamente la propria collanina alla vista dello scippatore, oppure alla vittima di uno stupro, un abbigliamento troppo succinto.

Certo accade anche questo, stiamo perdendo la razionalità e ci diventa sempre più difficile distinguere gli effetti dalle loro cause. Un attenuazione collettiva delle facoltà logiche che  merita ben altre attenzioni che un post su Facebook. 
Cerchiamo invece di fare chiarezza su una vicenda già abbastanza allucinante. 

Chi cambia casacca è il colpevole e chi perde parlamentari ne è la vittima!

Loro hanno tradito la parola data al #MoVimento che non è solo Beppe Grillo o Luigi di Maio, simpatici o antipatici che siano, ma una intera comunità che lavora o collabora al più grande progetto di riforma del nuovo millennio.Hanno tradito i loro colleghi parlamentari ed i portavoce regionali, i sindaci #5Stelle che si ammazzano per amministrare al meglio le nostre città, nonostante la corruzione che la vecchia politica ha sedimentato per anni nelle istituzioni.
Hanno tradito migliaia di portavoce di prossimità che si sbattono nei mille consigli comunali, all'opposizione di forze politiche che ogni giorno tentano di rubare il nostro denaro. Uomini e donne che dovranno subire per mesi gli "sfottò" dei colleghi rappresentanti di partito che anziché negli enti locali, dovrebbero stare nelle patrie galere da tempo.Hanno tradito migliaia di attivisti come me, che da anni sottraggono tempo e denaro a se stessi ed alle loro famiglie e soprattutto hanno TRADITO milioni di Italiani che attendono con ansia la fine della corruzione politica nel nostro Paese.
Chi crede che la parola data oramai non valga più nulla, si sbaglia e non solo perché l'onestà intellettuale è un valore assoluto, ma perché queste "mezze tacche" hanno tradito anche il contratto sottoscritto al momento della loro candidatura.Dareste in locazione a persone del genere il vostro appartamento? Credo di no e fate bene!
Fareste bene anche a non accordare neanche fiducia politica a gente senza onore, che certamente non manterrà la parola data e tanto meno ogni promessa elettorale.

L'esodo dal #M5S ha da sempre una sola spiegazione: l'interesse personale anteposto a quello della collettività che avrebbero dovuto rappresentare. 
Interesse economico immediato evitare di RESTITUIRE AI CITTADINI parte del loro stipendio, ed interesse a lungo termine: dare continuità alla propria "carriera politica", oltre il vincolo dei due mandati.Il resto, fuffa mediatica per conseguire i propri scopi personali.

La mancanza di democrazia è una scusa plausibile solo per chi non ha mai partecipato alla vita interna del MoVimento che oggi è molto più democratico di prima, di sette anni fa quando sono entrato a farne parte e di cui ho esperienza diretta. Strano lamentarsene ora che ci si appresta ad esserlo ancora di più con la riorganizzazione in atto.
Le accuse di verticismo, plausibili in linea teorica, vengono sollevate proprio da chi ha goduto della nomina "verticistica", dai candidati nei collegi uninominali. Nomine resesi necessarie per contrastare gli effetti di una legge elettorale truffaldina, voluta dal PD di Renzi (e che piace anche al PD di Zingaretti!), dalla Lega di Salvini e da Berlusconi, il padrone di Forza Italia, proprio nella speranza di arginare l'ascesa del MoVimento.
Certo a lamentarsi c'è anche qualche VIP passato per la piattaforma Rosseau, ma questa è la prova dell'assoluta democrazia del MoVimento dove "uno vale uno" anche quando non fa comodo. Quei VIP hanno beneficato dell'impreparazione di iscritti al Movimento e persino di qualche attivista. Cittadini semplici, meno strutturati per resistere alla indubbia fascinazione mediatica di certi personaggi.

Si può essere d'accordo o dissentire sia con la restituzione obbligatoria di parte dello stipendio ai cittadini che sul limite dei due mandati,  ma è un fatto che queste REGOLE esistono DA SEMPRE NEL MOVIMENTO e chiunque si candida le approva e le sottoscrive esplicitamente.

I traditori della parola data, danno agio alle organizzazioni para-mafiose del nostro Paese, i partiti della kasta, di ribaltare la frittata ed accusare ipocritamente il #M5S.
Dicano chiaramente ai cittadini che VOGLIONO MANTENERSI LO STIPENDIO così com'è (o addirittura aumentarselo come voleva il PD!).
Dicano che vogliono essere MANTENUTI "A VITA", oppure anziché parlare a sproposito diano la loro disponibilità a dimezzare per legge lo stipendio dei parlamentari, eliminando una volta per tutte l'incentivo economico alla defezione. 
Diano il loro consenso a limitare per Legge il numero massimo dei mandati parlamentari.
Lo so che non lo faranno mai, ma questo è il nostro interesse di cittadini male amministrati per tanti anni e noi dobbiamo fare il nostro interesse, non il loro.
Non confondiamoci mai più, restiamo svegli!