Oggi qualcuno scopre che i migranti nei campi profughi libici vengono violentati, ammazzati di botte prima di morire di fame e sete.
Credevate davvero che la priorità di Minniti, il Putin de noaltri, nel fare accordi con i comandanti libici fosse quella di salvare vite umane?
Per i partiti di governo il fiume in piena di immigrati che attraversavano il canale di Sicilia, non era un problema in se, quanto una seria ipoteca sulle imminenti elezioni politiche.
PD, AP & Company, avrebbero continuato volentieri ad incassare le generosissime stecche di chi, sulla pelle degli immigrati, aveva creato un business niente male. Un attività più redditizia e meno rischiosa di quella della droga: la gestione "umanitaria" dei richiedenti asilo.
I poveri cristi sarebbero continuati a sbarcare in Italia, come preteso da Renzi negli accordi con i partner europei, le cooperative avrebbero continuato ad incassare i soldi della UE per mantenere immigrati fantasmi che nel frattempo si erano dileguati. Se i nostri confinanti non se ne fossero accorti e non avessero sospeso il trattato di Schengen, chiudendo le loro frontiere, e bloccando sul nostro territorio Dio solo sa quanti clandestini, nessuno si sarebbe mosso a sigillare in fretta e furia la nostra frontiera.
La situazione andava più che bene anche alla destra, l'attuale finta opposizione, dove anche chi non partecipava direttamente al banchetto, aveva un ottimo argomento di propaganda politica per continuare a sedersi sulle poltrone dei talk show, in attesa dell'alternanza.
Invece non è andata così ed il problema è esploso nelle mani della classe politica più cialtrona che mai il nostro Paese abbia conosciuto.
I Politici hanno (mal)governato i flussi, con un occhio al portafoglio (il loro!) e l'altro ai sondaggi, alternando negli anni un insulso buonismo ad un altrettanto becero populismo. Un comportamento criminale responsabile sia delle sofferenze dei migranti, quanto ora della xenofobia dilagante.
Un sentimento sbagliato in assoluto, conseguenza però comprensibile e ampiamente prevedibile, di politiche dissennate e di politici altrettanto inadeguati. Qualcosa che soltanto intellettuali da quattro soldi e politicanti da operetta possono pensare di cancellare con una scrollata di spalle, o con invettive provocatorie che pongono in ridicolo insieme al nostro Parlamento, la democrazia del nostro Paese.
Un sentimento sbagliato in assoluto, conseguenza però comprensibile e ampiamente prevedibile, di politiche dissennate e di politici altrettanto inadeguati. Qualcosa che soltanto intellettuali da quattro soldi e politicanti da operetta possono pensare di cancellare con una scrollata di spalle, o con invettive provocatorie che pongono in ridicolo insieme al nostro Parlamento, la democrazia del nostro Paese.
Noi italiani che abbiamo la responsabilità di aver scelto quei governanti, dopo aver compreso l'errore commesso, dovremmo evitare di cadere nuovamente nella trappola della retorica.
Purtroppo non solo i media, ma anche sui social si assiste a una stupida divisione tra chi vorrebbe mandar via i migranti, non si sa bene dove, non si sa bene come e chi invece ritiene “dovere morale” accoglierli, senza chiedersi quanti ne possiamo ospitare, se abbiamo le risorse per farlo, ne come farlo.
Un dibattito in cui anche le zanzare assumono tristemente la loro importanza, che si mischia con l’obbligo vaccinale, con la scuola, con la insicurezza e la disorganizzazione generale dello Stato.
Insomma un groviglio inestricabile che fa bene solo ai cacciatori professionisti di voti, quelli che non si pongono, dopo l’elezione, nessun problema di coerenza con i programmi e le promesse elettorali e che perciò possono promettere di far volare gli asini, sicuri di trovare abbastanza stolti che ci credono.
Insomma un groviglio inestricabile che fa bene solo ai cacciatori professionisti di voti, quelli che non si pongono, dopo l’elezione, nessun problema di coerenza con i programmi e le promesse elettorali e che perciò possono promettere di far volare gli asini, sicuri di trovare abbastanza stolti che ci credono.
Io da questo dibattito inconcludente mi ritiro riservandomi di organizzare sul tema incontri e dibattiti in cui far conoscere la soluzione del #M5S che, al momento è l’unica seria, sostenibile e priva di retorica ideologica.