A pochi mesi dalle elezioni siciliane, nel SILENZIO ASSOLUTO dei media, la maggioranza di centrodestra all'ARS (Assemblea Regionale Siciliana), si è sciolta come neve al sole.
Il Presidente Musomeci è costretto a chiedere soccorso al #M5S per far passare il DEFR (documento di economia e finanza regionale). Al di la della conclusione di questa pietosa vicenda, il fallimento dell'esperienza di centrodestra in Sicilia, è evidente e ci conferma a corollario, due cose semplici, semplici:
1) il #M5S non può essere più tenuto fuori dal governo delle istituzioni;
2) il sistema elettorale basato sulle coalizioni delle forze politiche si è dimostrato fallimentare.
Si deve tornare come chiede la Costituzione ad un sistema proporzionale ove se premio di maggioranza vi deve essere, piccolo o grande che sia, deve andare al partito più votato, in modo da favorire l'aggregazione delle forze politiche attorno ad un progetto, piuttosto che premiare vere e proprie associazioni temporanee finalizzate alla "predazione" di poltrone e risorse pubbliche.
Cosa che i baresi malgovernati dalla Giunta Decaro sanno benissimo, come lo sanno tutti pugliesi da tre anni sotto il "non governo" Emiliano della loro Regione.
Vanno riviste tutte le leggi elettorali, non solo il Rosatellum, ma anche quelle che regolano le competizioni nei Comuni e nelle Regioni, eliminando dal loro lessico la parola coalizione, priva ormai del suo originale significato.