giovedì 11 aprile 2019

Chi indica la strada e chi mangia la polvere?

Il MoVimento Cinque Stelle colpisce nel segno sollevando uno ad uno i problemi della nostra città e costringendo l'attuale amministrazione in modo intempestivo, a volte ridicolo, a rispondere alle nostre iniziative, riavviando lavori fermi da anni, presentando modellini (e rendering più veloci da realizzare!) o reiterando le stesse promesse da marinai del 2014.

Il fatto è così noto che i cittadini ed i loro comitati oramai ci chiedono di intervenire per sbloccare, con la nostra denuncia e presa di posizione, situazioni e disservizi che languono da anni.

E' stato così per il Lungomare di San Girolamo, per lo sfortunato quartiere Sant'Anna, per la centrale del latte che cade a pezzi, per l'incrocio di Caposcardicchio al San Paolo. Ultima la promessa di interventi al "Quartierino", all'indomani della nostra presa di posizione e denuncia.

Tutte situazioni che certificano tanto la nostra conoscenza dei problemi di Bari, quanto il fallimento obiettivo della giunta Decaro e la condizione di affanno in cui versa la campagna elettorale per la sua rielezione.

Anche la mancata ricandidatura degli attuali presidenti di Municipi, annunciata dai giornali, va letta nell'ottica di oggettiva debolezza dell'ammucchiata per Decaro.
Sempre i giornali spiegano questa scelta del Sindaco come conseguenza  del "mancato decentramento".  Se fosse così sarebbe un altro tentativo (maldestro!) per depotenziare le giuste rivendicazioni sul tema del MoVimento che da anni porta avanti una vera e propria battaglia per l'avvio del decentramento nella nostra città e ne denuncia l'assenza. 

Personalmente dubito sia questa la vera ragione, data l'evidente pretestuosità della scelta. Il mancato decentramento è la conseguenza della scelta politica del Sindaco di mantenere per se e per la sua giunta, funzioni e risorse destinate ai Municipi.

Sarebbe come sbattere in galera Pinocchio per essersi fatto truffare dal Gatto e la Volpe!

Tutto si può dire sull'inadeguatezza degli attuali presidenti dei Municipi, scelti da Decaro alle scorse elezioni, ma questo è proprio troppo! Per il decentramento negato avrebbe dovuto esserci esclusione degli attuali Presidenti, ma per la ragione opposta, ossia per sanzionare la subalternità politica con cui hanno accettato lo scippo. Per aver dimenticato che una volta eletto, un amministratore è pagato dal Comune per fare gli interessi dei cittadini e non quelli del signorotto locale del partito che lo ha eletto.

Un ragionamento logico e consequenziale che non possiamo attenderci dagli uomini dell'attuale amministrazione.

Personalmente se la notizia della mancata candidatura fosse confermata, ne attribuirei la causa alla "mancanza di vocazione al martirio" degli attuali Presidenti che, in vista di una disfatta annunciata, quanto nascosta dai media, preferiscono ripiegare su posizioni meno prestigiose, ma più comode di quella da consigliere Municipale  (meno di 700 euro/mese, contro i tremila da Presidente) assegnata in Consiglio Municipale ai candidati Pesidenti sconfitti.

Tutto ciò dimostra che nonostante l'arroganza delle ammucchiate, il MoVimento ha ottime possibilità di vincere la competizione contro partiti di destra e di sinistra che si contendono la città sempre alla stessa maniera.

Ancora più convinti continuiamo questa battaglia e chiamiamo tutti i cittadini onesti di Bari a darci manforte. 




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