sabato 13 aprile 2019

La sicurezza a Bari

La sicurezza è un fattore fondamentale per la qualità della vita di ciascuno di noi.
La sicurezza urbana è definita dalla legge come bene pubblico al cui raggiungimento e conservazione sono chiamate tutte le istituzioni, ciascuno in base alle proprie competenze, in ogni ambito della vita politica Stato, Regioni, Comuni e Municipi.
Sulla qualità della vita incidono sia la mancanza di sicurezza, che la percezione d’insicurezza.
Fattore emotivo che non deve essere amplificato, né tanto meno strumentalizzato per scopi elettorali, ma che non può continuare a restare privo di risposte adeguate, da chi si propone di governare Bari.
L’aumento dell’illuminazione pubblica delle strade e dei parchi è una misura giudicata indispensabile dai cittadini ed in particolar modo dai commercianti. Noi la perseguiremo sfruttando le moderne tecnologie a basso consumo ed utilizzando fonti alternative per limitare al minimo i costi.
Aumenteremo il numero delle telecamere di sicurezza utilizzando i fondi messi a disposizione dal governo ed incentivando le installazioni private sul suolo pubblico, ma soprattutto metteremo la Polizia Locale nella condizione di monitorare le immagini nel rispetto della legge, potenziando le strutture tecniche ed assegnando le risorse umane indispensabili ai controlli.
Vogliamo ripristinare il vigile di quartiere, una figura che se ben formata ed addestrata, è capace di infondere fiducia nei cittadini e fungere da deterrente per i reati predatori e la microcriminalità. Un azione concreta di controllo per le strade, nei parchi, nei giardini, utile a contrastare gli atti vandalici che deturpando l’ambiente, gli arredi urbani, contribuiscono al degrado della nostra città.
Intendiamo promuovere un modello di Sicurezza Partecipata in cui la protezione è affidata alle forze di polizia, coadiuvate però dagli abitanti del territorio che attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione alla “sicurezza urbana” ed in collaborazione con le forze di polizia, costituiscono quel tessuto informativo capillare che rendono efficace ogni intervento.
Supporteremo le cosiddette reti spontanee di “controllo di vicinato” che hanno già dato grandi risultati negli USA, nel Canada ed in Europa centrale e settentrionale e che in Italia, soprattutto al NORD, contano già più di 1.500 gruppi in 450 comuni e che migliorano la vita di circa 60.000 famiglie.
Associazioni informali tra abitanti del territorio: vicini di casa, condomini, negozianti che si scambiano informazioni tra loro, aumentando la coesione sociale e realizzando quella rete informativa utile alle forze dell’ordine.
Il modello di sicurezza partecipata, è bene dirlo con la MASSIMA CHIAREZZA, esclude ogni forma di intervento diretto dei cittadini, ogni partecipazione alle operazioni di polizia che restano di ESCLUSIVA competenza degli operatori professionali.
NO alle ronde, che aumentano la percezione d’insicurezza, si sono rivelate inutili quando non addirittura pericolose per i cittadini e di intralcio al lavoro della Polizia.
Forniremo alle “reti di controllo di vicinato” formazione periodica e ci attiveremo per avviare protocolli d’intesa con Prefettura e Forze dell’ordine.
La riorganizzazione della Polizia Locale, nell’ambito di un più generale intervento sull’intera organizzazione comunale di cui parleranno i miei colleghi, merita parlando di sicurezza un breve cenno.
Un dipartimento che ha bisogno di una guida politica stabile ed un comando a tempo pieno del personale che tutti i giorni mette a rischio la propria vita per contribuire la sicurezza di tutti noi cittadini.
Purtroppo non è scontato dirlo se pensiamo che in questi anni la delega alla Polizia Locale è rimasta in capo al Sindaco Antonio Decaro, insieme ad una decina abbondante di altri incarichi, che lo hanno distratto dall’importante funzione.
E scontato invece dire come tutto ciò abbia nociuto a Bari ed al suo corpo di polizia comunale.
Assumeremo nuovi agenti attraverso procedure di selezione meritocratiche e trasparenti, li addestreremo per potenziare l’organico e far fronte al bisogno di sicurezza dell’intera città.
Affideremo al Comandante il compito di procedere ad una riorganizzazione dei servizi ed una razionalizzazione degli impieghi degli agenti.
Procederemo di pari passo a migliorare le dotazioni individuali e quelle di reparto nonché le infrastrutture tecnologiche, adeguandole agli standard operativi più moderni.
Valuteremo la possibilità di avvalersi di tecnologie che basate sull’intelligenza artificiale consentono di razionalizzare gli impieghi operativi, la così detta polizia predittiva, già sperimentata in altre città come Milano Trento e Napoli.La sicurezza è un fattore fondamentale per la qualità della vita di ciascuno di noi.
La sicurezza urbana è definita dalla legge come bene pubblico al cui raggiungimento e conservazione sono chiamate tutte le istituzioni, ciascuno in base alle proprie competenze, in ogni ambito della vita politica Stato, Regioni, Comuni e Municipi.
Sulla qualità della vita incidono sia la mancanza di sicurezza, che la percezione d’insicurezza.
Fattore emotivo che non deve essere amplificato, né tanto meno strumentalizzato per scopi elettorali, ma che non può continuare a restare privo di risposte adeguate, da chi si propone di governare Bari.
L’aumento dell’illuminazione pubblica delle strade e dei parchi è una misura giudicata indispensabile dai cittadini ed in particolar modo dai commercianti. Noi la perseguiremo sfruttando le moderne tecnologie a basso consumo ed utilizzando fonti alternative per limitare al minimo i costi.
Aumenteremo il numero delle telecamere di sicurezza utilizzando i fondi messi a disposizione dal governo ed incentivando le installazioni private sul suolo pubblico, ma soprattutto metteremo la Polizia Locale nella condizione di monitorare le immagini nel rispetto della legge, potenziando le strutture tecniche ed assegnando le risorse umane indispensabili ai controlli.
Vogliamo ripristinare il vigile di quartiere, una figura che se ben formata ed addestrata, è capace di infondere fiducia nei cittadini e fungere da deterrente per i reati predatori e la microcriminalità. Un azione concreta di controllo per le strade, nei parchi, nei giardini, utile a contrastare gli atti vandalici che deturpando l’ambiente, gli arredi urbani, contribuiscono al degrado della nostra città.
Intendiamo promuovere un modello di Sicurezza Partecipata in cui la protezione è affidata alle forze di polizia, coadiuvate però dagli abitanti del territorio che attraverso programmi di formazione e sensibilizzazione alla “sicurezza urbana” ed in collaborazione con le forze di polizia, costituiscono quel tessuto informativo capillare che rendono efficace ogni intervento.
Supporteremo le cosiddette reti spontanee di “controllo di vicinato” che hanno già dato grandi risultati negli USA, nel Canada ed in Europa centrale e settentrionale e che in Italia, soprattutto al NORD, contano già più di 1.500 gruppi in 450 comuni e che migliorano la vita di circa 60.000 famiglie.
Associazioni informali tra abitanti del territorio: vicini di casa, condomini, negozianti che si scambiano informazioni tra loro, aumentando la coesione sociale e realizzando quella rete informativa utile alle forze dell’ordine.
Il modello di sicurezza partecipata, è bene dirlo con la MASSIMA CHIAREZZA, esclude ogni forma di intervento diretto dei cittadini, ogni partecipazione alle operazioni di polizia che restano di ESCLUSIVA competenza degli operatori professionali.
NO alle ronde, che aumentano la percezione d’insicurezza, si sono rivelate inutili quando non addirittura pericolose per i cittadini e di intralcio al lavoro della Polizia.
Forniremo alle “reti di controllo di vicinato” formazione periodica e ci attiveremo per avviare protocolli d’intesa con Prefettura e Forze dell’ordine.
La riorganizzazione della Polizia Locale, nell’ambito di un più generale intervento sull’intera organizzazione comunale di cui parleranno i miei colleghi, merita parlando di sicurezza un breve cenno.
Un dipartimento che ha bisogno di una guida politica stabile ed un comando a tempo pieno del personale che tutti i giorni mette a rischio la propria vita per contribuire la sicurezza di tutti noi cittadini.
Purtroppo non è scontato dirlo se pensiamo che in questi anni la delega alla Polizia Locale è rimasta in capo al Sindaco Antonio Decaro, insieme ad una decina abbondante di altri incarichi, che lo hanno distratto dall’importante funzione.
E scontato invece dire come tutto ciò abbia nociuto a Bari ed al suo corpo di polizia comunale.
Assumeremo nuovi agenti attraverso procedure di selezione meritocratiche e trasparenti, li addestreremo per potenziare l’organico e far fronte al bisogno di sicurezza dell’intera città.
Affideremo al Comandante il compito di procedere ad una riorganizzazione dei servizi ed una razionalizzazione degli impieghi degli agenti.
Procederemo di pari passo a migliorare le dotazioni individuali e quelle di reparto nonché le infrastrutture tecnologiche, adeguandole agli standard operativi più moderni.
Valuteremo la possibilità di avvalersi di tecnologie che basate sull’intelligenza artificiale consentono di razionalizzare gli impieghi operativi, la così detta polizia predittiva, già sperimentata in altre città come Milano Trento e Napoli.

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